Ciao, sono Daniela Pasini
Mi chiamo Daniela Pasini e sono un Animatore Sociale con una ventennale esperienza assistenziale, ho sviluppato competenze approfondite nella stimolazione cognitiva e motoria. È un ruolo che va oltre la semplice erogazione di servizi: si tratta di creare connessioni significative. Il mio obiettivo è contribuire al miglioramento del benessere di coloro che assisto e offro servizi personalizzati di animazione sociale a domicilio, in particolare opero a Ravenna e dintorni.
Forza e Coraggio
“L’allenamento è tutto”
Affrontiamo insieme, passo dopo passo, le difficoltà,
e non “sediamoci”!
Programmiamo la routine.
A chi mi rivolgo
Servizi di animazione sociale a domicilio per:
Anziani
Mi rivolgo agli anziani che desiderano preservare e migliorare le proprie capacità cognitive e motorie attraverso un programma personalizzato. Anche per chi desidera rallentare il declino funzionale naturale, attraverso diverse attività strutturate.
Portatori di handicap di ogni età
Mi rivolgo ai portatori di handicap, offrendo loro supporto con un approccio inclusivo, personalizzato e sensibile
Scuole primarie
Collaboro attivamente con le scuole per coinvolgere i giovani in progetti educativi.
Associazioni e strutture
Lavoro con Associazioni (Associazione Italiana Alzheimer di Lugo) e Case Protette.
Animatore sociale : chi è e cosa fa
L’animatore sociale favorisce il benessere psico-fisico del prossimo, favorendo l’ascolto, comprendendo i bisogni, creando una relazione d’aiuto e attuando interventi di stimolazione cognitiva e motoria. È un ruolo che si differenzia dall’operatore socio sanitario o dalla figura dell’assistente familiare/badante/dama di compagnia.
- Capacità di conoscenza dell’utente (questionario conoscitivo ai familiari e all’utente per capire bisogni, interessi, obiettivi);
- Capacità di comunicazione (processo, stili, deficit che rendono difficoltosa la comunicazione);
- Capacità di ascolto (ascoltare non equivale a sentire!! Ascolto attivo!)
- Capacità di gestione delle diversità (di genere, di cultura, di dimensione familiare, per tipo di demenza/disabilità);
- Capacità di individuazione dei bisogni;
- Capacità di relazione d’aiuto.
- Non avere fretta e non forzare le persone (ognuno ha i propri tempi);
- Non protrarre a lungo le attività (l’attenzione e la concentrazione è difficile da mantenere);
- Non usare mai parole negative: “questo lavoro non fa per te”, “non sei stato bravo”, “che pasticcione” ecc…;
- Trovare la soluzione ed eventualmente passare ad un piano B;
- Modalità di osservazione/monitoraggio/correttivi/valutazioni (scheda monitoraggio).
- Stimolare le capacità residue cognitive e motorie, per il mantenimento di funzionalità e autonomie attraverso attività specifiche: STIMOLAZIONE COGNITIVA;
- Stimolare gli utenti a continuare ad essere protagonisti della propria vita attraverso attività occupazionali, cioè l’insieme delle attività della vita quotidiana, significative per l’interessato, organizzate e svolte da ogni individuo per prendersi cura di se stesso e contribuire alla vita economica e sociale della comunità;
- Valorizzare le esperienze e rafforzare l’autostima (come? Elogiando/complimentandosi per un successo, un lavoro effettuato, oppure esibendo gli oggetti da loro creati o mangiando le pietanze da loro realizzate);
- Stimolare, facilitare e sostenere le relazioni sociali (invitare l’utente a partecipare al dialogo, ad esprimere una propria opinione/pensiero sull’argomento trattato). Ad esempio, il giornale quotidiano, il settimanale, il telegiornale, un film/telefilm, un libro ecc., sono utili allo stimolo di relazioni.
- Occuparsi dell’approvvigionamento del materiale necessario per i laboratori/attività;
- Progettualità, costruire ipotesi di lavoro sempre innovative, con interventi mirati e diversificati (che tengano conto della persona nella sua globalità), anche in collaborazione con altre figure professionali.