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progetto Daniela Pasini animatore sociale

Progetto “La Mi Rumagna…un treb per non dimenticare”

Assieme al Presidente Serafino Ferrucci e al Coordinatore Loretta Vecchiatini e con l’aiuto prezioso delle animatrici della struttura, Marika e Carlotta abbiamo potuto realizzare questo progetto partecipando al bando dell’Ufficio decentramento di S.Alberto……… Mentre strutturavamo il progetto, era necessario capire: 

  • il bisogno dei nostri cari utenti e quindi si è pensato di proporre loro una sorta di TREBBO. Una volta diffuso in tutta la Romanga, e “Treb” era il nome, che si usava, per indicare il raduno di più famiglie, magari attorno a un fuoco, nelle stalle o nei cortili. Ci si ritrovava a parlare e raccontarsi storie, favole, a giocare a carte. Oggi questa usanza, nella sua forma “ufficiale”, è andata perduta. Da qui la proposta di intitolare questo progetto “La mi Rumagna….un treb per non dimenticare”. 

La finalità del progetto è stata quella di stimolare le reminiscenze, quindi i ricordi, legate alla cultura e  lingua romagnola, elemento identificativo locale per gli abitanti della Romagna. 

Destinatari del progetto sono stati tutti gli utenti con capacità residue cognitive, come: la capacità di ascolto, di comprensione, di memoria, di linguaggio. 

L’obiettivo del progetto è stato quello di stimolare gli utenti attraverso la lettura e l’ascolto a ricordare una lingua che sta svanendo, ma che identifica la loro generazione!. E che almeno il 40-50% del gruppo rispetto all’attività proposta, avesse un indice di valutazione positiva rispetto a cosa? alla partecipazione, socializzazione, gradimento, intervento e al sentirsi liberi di raccontarsi!

Attività, tempi e modalità di svolgimento gli incontri avevano una durata di un’ ora e mezza l’uno. L’attività si svolgeva in semicerchio e davanti a loro l’oratore/i. Si intervallava lettura/ascolto/condivisione, con l’intento di coinvolgere gli utenti ad intervenire sulle proprie conoscenze ed esperienze o ricordi, sulla pronuncia o sul significato di certe parole spiegando l’uso. 

Abbiamo invitato diversi appassionati di dialetto Romagnolo, ognuno di loro ha trattato diversi argomenti e sono doverosi i ringraziamenti per:

– Gnani Rienzo che ha spiegato il significato di alcune carte romangole; vorrei farvi capire con un esempio pratico, come riuscivamo a coinvolgere i nostri utenti con le carte; e anche i bambini della scuola elementare G. Pascoli, ringrazio la referente Ballardini Nicoletta per averci permesso di interagire con gli alunni con questo argomento e con l’argomento del carnevale. Dal video potrete vedere la magnifica sfilata delle carte romagnole e successivamente Nicoletta  farà la sintesi del lavoro svolto.

– Anna Bicocchi e Mirella Plazzi hanno letto racconti degli scrittori: Gianni Bicocchi e Mario Pagnani, mentre Luciano Ghinassi ha raccontato le sue divertenti poesie;

– Daniela Bevilacqua ha raccontato delle zirundele e tradizioni romagnole (trattando l’argomento del matrimonio);

– Paolo Turchetti, “PEVAL” , ci ha presentato il suo libro “Angelo Amadori”. Il personaggio santalbertese passato alla storia come l’inventore del meccanismo per utilizzare il metano. come carburante per i veicoli. E ci ha letto diversi sonetti di Olindo Guerrini.

– Pericle Stoppa ci ha presentato il suo libro “Mangiavamo alla Marinara”, con lui abbiamo ricordato le origini culinarie del nostro territorio, luogo della ristorazione e dei loro conduttori. Ricordo l’ampia discussione di come si fa’ il fritto di pesce e il brodetto di pesce.

– Paolo Belletti (presidente dell’Associazione Olindo Guerrini) ci ha raccontato della storia di Sant’Alberto e di Olindo Guerrini.

– Paolo Cavassini ci ha letto diversi sonetti di Olindo Guerrini per stimolare e ricordare le loro origini, le storie di una terra, i sacrifici, il lavoro……”il mezzadro”; “il bracciante”…..e non solo, con E’ viazz si è parlato di ricette e della buona cucina romagnola.

– le volontarie dell’Auser: Carla Amadori, Rossana Paganelli e Clara Paesante hanno raccontato/recitato in dialetto romagnolo alcune favole di Edda Lippi, autrice del libro “Streta la foja, lerga la veja”, e assieme a loro faremo una simulazione pratica di come si è svolto il loro incontro. 

Strumenti: Abbiamo stampato su fogli A4 in bianco e nero, una piccola dispensa da consegnare agli utenti in modo che potessero seguire l’oratore. Alla fine del progetto abbiamo rilegato il tutto per farne una grande dispensa da poter consultare. Le animatrici Marika e Carlotta hanno realizzato un video degli incontri.

progetto romagnolo Daniela Pasini animatore sociale
brochure progetto animatore sociale di Daniela Pasini - progetto romagnolo stimolazione cognitiva

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